Questo è il periodo in cui io inizio a liberare i piedi dall’ingombro delle scarpe e delle ciabatte. Lo faccio anche d’inverno, ma, ovviamente, con il caldo è più semplice.
Cammino a piedi nudi per la casa, in giardino, nel cortile, quando è possibile anche sull’asfalto o sulle strade sterrate.
Per me è un’azione istintiva, arriva il giorno in cui, senza che me ne renda conto, le caviglie lanciano le “zavorre” da un lato e dall’altro della stanza. Quando ciò avviene significa che sono uscita definitivamente dal letargo ed è ora di ripartire.
Nonostante esistano altri momenti nel corso dell’anno che possono essere da stimolo per dare il via ai “nuovi inizi” (ad esempio il compleanno o il capodanno), la primavera è sicuramente il periodo che meglio li rappresenta.Rimettere i piedi a terra, infatti, significa riprendere il contatto con la natura, colei che ci genera, ci accoglie e ci fa (ri)crescere.
Grazie alla sua energia ritroviamo la nostra energia e la connessione con noi stessi.
La verità delle cose ci appare più chiara e possiamo così scoprire che, come gli alberi, abbiamo solide radici che ci permettono di alzare gli occhi al cielo senza cadere e abbiamo braccia pronte a far nascere fiori e frutti; come le farfalle, possiamo liberarci del bozzolo che abbiamo costruito intorno a noi e volare.
A piedi nudi sulla terra ricordiamo che la natura non è un luogo che fa da sfondo alle nostre cartoline, ma è la casa in cui viviamo, dove possiamo ritrovarci e ricominciare.
A volte incontro persone che hanno una sensazione di insoddisfazione a cui non sanno dare un nome, che vorrebbero fare qualcosa, ma non si sentono ancora pronte per intraprendere un percorso di coaching. A loro (ma ovviamente anche a tutti gli altri) suggerisco di iniziare da questi piccoli passi:
- Scegli un giorno in cui puoi prenderti un paio di ore di tranquillità e solitudine
- Verifica che il tempo sia piacevole… ma anche se non lo è, non importa (non possiamo contraddire la natura)
- Trova un luogo con un prato o un campo (sei sei al mare o nei boschi va benissimo lo stesso!)
- Una volta raggiunto il luogo, togli le scarpe (tieni le calze) e stai in piedi per qualche minuto sentendo il contatto con il terreno
- Poi togli anche le calze, muovi le dita e la pianta del piede e senti il tocco dell’erba e della terra con la tua pelle
- Ora cammina, un passo alla volta, mantenendo l’attenzione sui tuoi piedi che entrano in contatto con la natura
- Dopo aver camminato un po’, lascia che il tuo istinto guidi i tuoi passi successivi… potresti aver voglia di correre, di andare a curiosare da qualche parte, di saltare, di sederti, sdraiarti
- Al termine concediti qualche minuto di silenzio e lascia che arrivino immagini e sensazioni, senza controllo, senza giudizio.. ascolta.
- ti consiglio, quando puoi, di tenere gli occhi chiusi e di respirare lentamente e profondamente
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