Samhain, vigilia del capodanno celtico, è il momento culmine del passaggio nel semestre oscuro che segna definitivamente la conclusione della stagione della fioritura e l’inizio di quella del seme.
I lavori agricoli ormai si sono compiuti e gli ultimi frutti sono stati trasformati in conserve e prodotti da immagazzinare: d’ora in poi tutto ciò che rimarrà nei campi sarà lasciato agli Spiriti della Natura.
Di fatto, il 31 ottobre, oggi più conosciuto come Halloween o la Notte delle Streghe, segna il confine tra un ciclo che si chiude e uno che sta per aprirsi e, quindi, tra ciò che muore e ciò che nascerà, materialmente e spiritualmente.
Questo è il tempo di di andare in profondità, di prepararsi al vuoto e al silenzio per accogliere quel buio che porterà poi a nuova luce; per questo è necessario raccogliersi e ritirarsi, portare l’attenzione verso se stessi e spogliarsi di tutto ciò che non serve più: solo abbandonando le abitudini che non ci fanno più bene possiamo preparare il terreno per la futura rinascita.